L'appassionante rubrica di "I'M PENNY" continua con il Capitano della squadra, il numero 7 RIZZO.
"I'm... RIZZO"
Mattia Rizzo, in arte RIZZO, nasce a Milano da genitori pugliesi e vive la sua gioventù nel ghetto di Corsico in compagnia di un fratello più piccolo di due anni e mezzo di nome Giulio.
La paura e l'incompetenza geografica che lo contraddistinguono durante l'infanzia fanno sì che il giovane jedi non si avventuri mai oltre la propria via. Crescendo osa spingersi verso i confini cittadini e in quindici anni di vita visita solo una volta il Duomo di Milano che per lui rimane ancora tuttora una città in gran parte sconosciuta.
Negli studi, dopo un periodo di splendore, come lo ebbe la città di Atene ai tempi di Pericle, subisce un'involuzione adrianina di proporzioni colossali, ma ciò non lo scoraggia e ha anche la sfrontataggine di iscriversi all'università dove, con dovuti scongiuri, è sul punto di laurearsi.
Durante il periodo delle superiori è protagonista di una mutazione genetica, dovuta al contatto con esseri terrificanti, che lo consacra nel regno degli esseri mitologici affibbiandosi i più disparati soprannomi tra cui Cell, Mostro, Shylock, Kyubi, Cactus e Smile.
Cerca di godersi gli attimi di tranquillità quotidiana scrivendo sul suo avveniristico blog o su quello del Penny FC oppure andando ogni tanto in un pacato e mansueto locale in Largo Augusto a Milano.
È un tipo particolarmente riflessivo, talmente tanto che prima di fare qualsiasi cosa solitamente ci pensa dalle 7 alle 8 volte. Per tale motivo è perennemente in ritardo ed è odiato dai suoi amici.
Qui di seguito potete ammirare alcuni suoi scatti significativi.
Ai giorni nostri RIZZO si trova insignito della fascia di Capitano della squadra delle Fenici, ha già superato quota 100 gol con la maglia arancione e ha vinto la TIRANA's League 2010 segnando il gol decisivo che ha portato alla consacrazione il Penny FC.
Nonostante sia costantemente preso di mira dagli altri giocatori, in campo fa valere il suo alto tasso tecnico ricoprendo principalmente il ruolo di regista. Dai suoi piedi partono quasi sempre le soluzioni vincenti che portano al gol, non solo come assists, ma soprattutto come realizzazioni.
Il 2011 per lui è iniziato nel peggiore dei modi riportando un grave infortunio al collaterale del ginocchio sinistro dopo una gita passata in montagna con gli acerrimi rivali dello SWAT che hanno sabotato lo slittino con cui si è andato a schiantare. Adesso dovrà stare lontano dai campi di gioco per almeno 2 mesi.
Per ovviare a tale inconveniente attualmente sta rafforzando la parte superiore del corpo esercitando principalmente i flessori della mano, gli estensori delle dita e il brachioradiale.
Si spera che il Penny FC possa ritrovare il proprio Capitano, faro in mezzo al campo, al più presto e che una volta rientrato (se rientrerà) sia più forte di prima.
La paura e l'incompetenza geografica che lo contraddistinguono durante l'infanzia fanno sì che il giovane jedi non si avventuri mai oltre la propria via. Crescendo osa spingersi verso i confini cittadini e in quindici anni di vita visita solo una volta il Duomo di Milano che per lui rimane ancora tuttora una città in gran parte sconosciuta.
Negli studi, dopo un periodo di splendore, come lo ebbe la città di Atene ai tempi di Pericle, subisce un'involuzione adrianina di proporzioni colossali, ma ciò non lo scoraggia e ha anche la sfrontataggine di iscriversi all'università dove, con dovuti scongiuri, è sul punto di laurearsi.
Durante il periodo delle superiori è protagonista di una mutazione genetica, dovuta al contatto con esseri terrificanti, che lo consacra nel regno degli esseri mitologici affibbiandosi i più disparati soprannomi tra cui Cell, Mostro, Shylock, Kyubi, Cactus e Smile.
Cerca di godersi gli attimi di tranquillità quotidiana scrivendo sul suo avveniristico blog o su quello del Penny FC oppure andando ogni tanto in un pacato e mansueto locale in Largo Augusto a Milano.
È un tipo particolarmente riflessivo, talmente tanto che prima di fare qualsiasi cosa solitamente ci pensa dalle 7 alle 8 volte. Per tale motivo è perennemente in ritardo ed è odiato dai suoi amici.
Qui di seguito potete ammirare alcuni suoi scatti significativi.
CELL pronto alla fuga
SHYLOCK pronto ad intascarsi il bottino
Ai giorni nostri RIZZO si trova insignito della fascia di Capitano della squadra delle Fenici, ha già superato quota 100 gol con la maglia arancione e ha vinto la TIRANA's League 2010 segnando il gol decisivo che ha portato alla consacrazione il Penny FC.
Nonostante sia costantemente preso di mira dagli altri giocatori, in campo fa valere il suo alto tasso tecnico ricoprendo principalmente il ruolo di regista. Dai suoi piedi partono quasi sempre le soluzioni vincenti che portano al gol, non solo come assists, ma soprattutto come realizzazioni.
Il 2011 per lui è iniziato nel peggiore dei modi riportando un grave infortunio al collaterale del ginocchio sinistro dopo una gita passata in montagna con gli acerrimi rivali dello SWAT che hanno sabotato lo slittino con cui si è andato a schiantare. Adesso dovrà stare lontano dai campi di gioco per almeno 2 mesi.
Per ovviare a tale inconveniente attualmente sta rafforzando la parte superiore del corpo esercitando principalmente i flessori della mano, gli estensori delle dita e il brachioradiale.
Si spera che il Penny FC possa ritrovare il proprio Capitano, faro in mezzo al campo, al più presto e che una volta rientrato (se rientrerà) sia più forte di prima.
Da questa descrizione traspare un atteggiamento dei compagni di squadra di Rizzo propenso ai crimini contro l'umanità...
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