Il motivo del ritardo del Capitano RIZZO
Identikit stilato dalla Polizia in merito alla presunta compagna di letto di CITRO
La super festa promessa da LEO nel locale di Opera
Data incontro: 09/03/2012
Risultato: PENNY FC - Athletic BALOON: 6 - 7
Formazione: Dino, Niko, Staiz, Rizzo, Leo, Citro (prestito), Sig. Portiere (prestito)
Marcatori: 3 Citro, 2 Leo, 1 Staiz
Commento: Il PENNY FC si accinge a sfidare per l'ennesima volta i temibili avversari del BRITANNIA VI, ribattezzata "ATHLETIC BALOON" in seguito all'acquisto di nuove divise per la partecipazione ad un torneo agli Olmi che si terrà tra qualche settimana. Assente il corridore GHIYO, ormai giocatore del Penny solo part-time, ma in compenso gli Orange possono contare su un portiere dato in prestito dall'avversario, il cui nome è ancora sconosciuto (per l'occasione è stato ribattezzato Signor Portiere) e sull'indomabile lemure CITRO, sempre più partecipe alla vita calcistica della squadra più titolata del Parcheggione.
Il big match deve avere luogo nei cari vecchi campi di Piazza Tirana, teatro di gloriose vittorie Orange. L'entusiasmo è alto così come la tensione pre partita. Ma già dall'inizio accade l'imprevedibile: ci sono tutti i giocatori, pronti a dare il calcio di inizio, tranne il capitano del Penny, RIZZO, che non si presenta puntuale al ritrovo. Tutti pensano sia uno dei suoi soliti piccoli ritardi, ma passano i minuti e lui non si vede, così la situazione inizia a diventare drammatica. Gli avversari si chiedono che fine abbia fatto, così come i suoi compagni, tanto che inizia a serpeggiare in campo rabbia e sete di vendetta. Addirittura si è costretti a telefonare a casa dello showman in negativo del momento, visto che al cellulare non risponde, e alla fine il numero 7 arancione si presenta in campo con la bellezza di quasi mezzora di ritardo. Non dice nulla e inizia a giocare, tuttavia sembra piuttosto contrariato, tanto che nello spogliatoio Orange si inizia a credere che non sia riuscito ad assorbire coloro che gli darebbero la sua forma perfetta, vale a dire i cyborg 17 e 18.
La partita ora può finalmente iniziare, ma ormai la situazione è compromessa: STAIZ non corre e non si impegna, credendo che ormai una partita del genere sia falsata; CITRO mette fiato e si propone, ma alla lunga il suo gioco diventa monotono, prevedibile e soprattutto irritante nel momento in cui tenta tiri improbabili da 40 metri senza badare agli eventuali compagni liberi (ha segnato 3 reti, è vero, ma si dovrebbero andare a contare anche le occasioni sciupate, che non sono poche); RIZZO gioca ma non proferisce parola e sembra privo di entusiasmo; DINO e NIKO sono due colonne d'Ercole che alla lunga diventano tutt'altro che insuperabili, vittime purtroppo di un gioco avversario schiacciante e del poco impegno di alcuni compagni; LEO fa il suo solito gioco con umiltà, recupera palloni e guadagna falli, segna e fa segnare, così che questa volta può essere considerato il migliore in campo.
A pochissimi minuti dalla fine accade un nuovo incidente: STAIZ libero in area non riceve per l'ennesima volta il pallone da CITRO, probabilmente deciso ad abbandonare il gioco di squadra verso colui che fino a quel momento in campo era stato appositamente assente. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso per il numero 9, che furioso si dirige fuori dal campo provocando incredulità e nervosismo tra le due squadre. Conscio di non aver fatto la cosa giusta, l'attaccante arancione rientra poco dopo per le ultimissime azioni e segna un gol guidato dalla rabbia, ma ormai la partita è miseramente persa.
La serata non è iniziata bene ma potrebbe migliorare, tanto che LEO promette una mega festa piena di tipe in un locale di Opera, nei meandri del Sud Milanese; le Fenici (ad esclusione di RIZZO, rimasto a Tirana a giocare un'altra partita) si dirigono speranzosi sul posto, ma trovano il nulla più totale e una desolazione degna di "Io sono leggenda". Sconsolati, decidono di chiudere la serata al caro vecchio covo di Corsico, il Bem Viver, dove nel frattempo è arrivato RIZZO. Ma la serata del capitano è strana, e dopo pochi minuti sparisce nel nulla, non dando più sue notizie.
Si cerca di dimenticare il tutto davanti a una bella birra, dunque si va a fare lo spuntino notturno dai Niggaz di Corsico, dove il lemure CITRO rivela notizie scottanti riguardo alla sua ultima compagna di giochi sessuali (non possiamo spingerci oltre sui dettagli per motivi di privacy e copyright nei confronti del WWF).
Finisce così una serata dalla quale si spera si possano imparare due lezioni:
- Il Penny è una squadra nata per divertirsi, si gioca tutti insieme, si vince tutti insieme e si perde tutti insieme. Nessuno valuta le abilità individuali di qualcuno, nè tantomeno quanto questi sia bravo a tirare da 50 metri. Dunque la palla va passata e il gioco deve essere un coro unico, altrimenti non ci si sarebbe mai distinti dalla squadra di figurine SWAT e non si avrebbe vinto ciò che si è vinto.
- Quando si va a giocare ciascuno dei compagni mette tempo e soldi per poter fare una partita. Arrivare in ritardo sempre non può più essere considerato un contrattempo o un incidente di percorso, ma un brutto vizio, che deve essere assolutamente debellato, anche per evitare brutte figure con gli avversari che spesso si conoscono poco.
Conscia di questo, la squadra Penny potrà risorgere dalle proprie ceneri così come ha fatto molte altre volte.
Il big match deve avere luogo nei cari vecchi campi di Piazza Tirana, teatro di gloriose vittorie Orange. L'entusiasmo è alto così come la tensione pre partita. Ma già dall'inizio accade l'imprevedibile: ci sono tutti i giocatori, pronti a dare il calcio di inizio, tranne il capitano del Penny, RIZZO, che non si presenta puntuale al ritrovo. Tutti pensano sia uno dei suoi soliti piccoli ritardi, ma passano i minuti e lui non si vede, così la situazione inizia a diventare drammatica. Gli avversari si chiedono che fine abbia fatto, così come i suoi compagni, tanto che inizia a serpeggiare in campo rabbia e sete di vendetta. Addirittura si è costretti a telefonare a casa dello showman in negativo del momento, visto che al cellulare non risponde, e alla fine il numero 7 arancione si presenta in campo con la bellezza di quasi mezzora di ritardo. Non dice nulla e inizia a giocare, tuttavia sembra piuttosto contrariato, tanto che nello spogliatoio Orange si inizia a credere che non sia riuscito ad assorbire coloro che gli darebbero la sua forma perfetta, vale a dire i cyborg 17 e 18.
La partita ora può finalmente iniziare, ma ormai la situazione è compromessa: STAIZ non corre e non si impegna, credendo che ormai una partita del genere sia falsata; CITRO mette fiato e si propone, ma alla lunga il suo gioco diventa monotono, prevedibile e soprattutto irritante nel momento in cui tenta tiri improbabili da 40 metri senza badare agli eventuali compagni liberi (ha segnato 3 reti, è vero, ma si dovrebbero andare a contare anche le occasioni sciupate, che non sono poche); RIZZO gioca ma non proferisce parola e sembra privo di entusiasmo; DINO e NIKO sono due colonne d'Ercole che alla lunga diventano tutt'altro che insuperabili, vittime purtroppo di un gioco avversario schiacciante e del poco impegno di alcuni compagni; LEO fa il suo solito gioco con umiltà, recupera palloni e guadagna falli, segna e fa segnare, così che questa volta può essere considerato il migliore in campo.
A pochissimi minuti dalla fine accade un nuovo incidente: STAIZ libero in area non riceve per l'ennesima volta il pallone da CITRO, probabilmente deciso ad abbandonare il gioco di squadra verso colui che fino a quel momento in campo era stato appositamente assente. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso per il numero 9, che furioso si dirige fuori dal campo provocando incredulità e nervosismo tra le due squadre. Conscio di non aver fatto la cosa giusta, l'attaccante arancione rientra poco dopo per le ultimissime azioni e segna un gol guidato dalla rabbia, ma ormai la partita è miseramente persa.
La serata non è iniziata bene ma potrebbe migliorare, tanto che LEO promette una mega festa piena di tipe in un locale di Opera, nei meandri del Sud Milanese; le Fenici (ad esclusione di RIZZO, rimasto a Tirana a giocare un'altra partita) si dirigono speranzosi sul posto, ma trovano il nulla più totale e una desolazione degna di "Io sono leggenda". Sconsolati, decidono di chiudere la serata al caro vecchio covo di Corsico, il Bem Viver, dove nel frattempo è arrivato RIZZO. Ma la serata del capitano è strana, e dopo pochi minuti sparisce nel nulla, non dando più sue notizie.
Si cerca di dimenticare il tutto davanti a una bella birra, dunque si va a fare lo spuntino notturno dai Niggaz di Corsico, dove il lemure CITRO rivela notizie scottanti riguardo alla sua ultima compagna di giochi sessuali (non possiamo spingerci oltre sui dettagli per motivi di privacy e copyright nei confronti del WWF).
Finisce così una serata dalla quale si spera si possano imparare due lezioni:
- Il Penny è una squadra nata per divertirsi, si gioca tutti insieme, si vince tutti insieme e si perde tutti insieme. Nessuno valuta le abilità individuali di qualcuno, nè tantomeno quanto questi sia bravo a tirare da 50 metri. Dunque la palla va passata e il gioco deve essere un coro unico, altrimenti non ci si sarebbe mai distinti dalla squadra di figurine SWAT e non si avrebbe vinto ciò che si è vinto.
- Quando si va a giocare ciascuno dei compagni mette tempo e soldi per poter fare una partita. Arrivare in ritardo sempre non può più essere considerato un contrattempo o un incidente di percorso, ma un brutto vizio, che deve essere assolutamente debellato, anche per evitare brutte figure con gli avversari che spesso si conoscono poco.
Conscia di questo, la squadra Penny potrà risorgere dalle proprie ceneri così come ha fatto molte altre volte.
TROPPO BACCHETTATO COLUI CHE HA FATTO 3 GOL HA CORSO PER 1 ORA, HA CARICATO MOTIVATO E PORTATO AVANTI LA SQUADRA E HA SFIORATO IL GOL DEL PARI ALL'ULTIMO
RispondiEliminacmq è finita 7-6
RispondiEliminaNon fumo e non mi drogo... almeno concedetemi i ritardi!
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