venerdì 11 febbraio 2011

Un Penny da ricomporre


Che il Penny fosse una squadra imprevedibile lo si sapeva già da tempo; una squadra in grado di cambiare il corso di una partita già scritta nell'ultimo quarto d'ora di gioco non può essere definita altrimenti. Ma la fine del 2010 e l'inizio del 2011 purtroppo hanno visto gli Orange protagonisti di una serie di imprevisti, molti dei quali dovuti alla sfortuna, che hanno notevolmente ridimensionato la caratura tecnica del gruppo. In parole povere il Penny quest'anno sta subendo la stessa sindrome dell'Inter (che tutti voi conoscete bene), reduce da un'annata di assoluta gloria, risvegliatasi però bruscamente da questo dolce sogno a causa di pesanti infortuni che l'hanno nettamente penalizzata.
Andiamo con ordine: il capitano Rizzo, l'eroe della Tirana's League nonchè dello scorsa stagione in generale (capocannoniere della squadra), ha subito un gravissimo infortunio al ginocchio durante una gita in montagna con i membri dello SWAT Team (alcuni pensano che l'incidente sia stato premeditato dal diabolico capitano Citro); morale: fuori per almeno un altro mese, e dunque il Penny perde la regia e la fantasia in mezzo al campo, oltre che ovviamente parecchi gol.
Capitolo Ghiyo: il pendolino instancabile fortunatamente non è stato colpito da alcun infortunio fisico, anche se spesso è stato costretto all'assenza in partita a causa di un fattore X (di cui qua non parliamo per non violare la privacy dei giocatori); comunque quando lui c'è si sente, e parecchio, perchè porta velocità al gioco (mancava contro lo SWAT nell'ultimo derby ed è finita in disastro: la squadra era troppo lenta).
Veniamo a Dino: chi lo ha visto nella Tirana's League non può non aver notato la sua prestazione a dir poco perfetta; accompagnato dai saggi consigli di Ghiyone si è reso praticamente insuperabile, un vero e proprio muro, una certezza in difesa. Ultimamente è sceso di forma, forse anche a causa del poco allenamento sostenuto da tutta la squadra; ha alternato periodi molto positivi (è andato anche diverse volte in rete) con periodi in cui si è mostrato irriconoscibile. Dicono che Milito sia rimasto a Madrid...che egli sia rimasto in Piazza Tirana?
Infortuni e rogne muscolari ultimamente hanno colpito anche Niko, che ha anche perso buona parte del suo fiuto del gol, forse cercato troppo ossessionatamente per essere trovato; tutto sommato però della squadra lui è sicuramente quello che si è mantenuto più costante rispetto all'anno scorso. Chi invece ha forse fatto qualche passo in avanti è Staiz, diventato vero e proprio bomber con una media gol spaventosa (4 a partita), gol spesso non banali; ma è un giocatore di fisico e potenza, e contro le squadre veloci (vedi SWAT) non basta da solo per affondare la difesa avversaria, essendo appunto piuttosto lento nello scatto.
Assieme a tutti questi fattori dobbiamo sottolineare il fatto che questi 5 giocatori quest'anno hanno giocato assieme pochissime volte (e quando lo hanno fatto sono sempre stati devastanti, vedi il 15-3 sullo SWAT o la storica vittoria con il Britannia). Insomma, quando loro 5 giocano assieme, i meccanismi che sono stati rodati per tutta la scorsa stagione saltano fuori al meglio, o quasi. Per far fronte agli infortuni il Penny comunque si è mosso sul mercato: fondamentali gli acquisti ufficiali di Janfuma e Gabriland, sicuramente dei validi rinforzi in una squadra in questo momento priva del suo giocatore tecnicamente migliore. Ma non è tutto: il fascino del Penny non è mai stato ridimensionato, tanto è vero che molti giocatori di altre squadre sognano l'approdo in Arancione (si pensi ad esempio ai messaggi d'amore inviati da Turturo alla dirigenza orange, e ultimamente anche quelli di Leone, in rotta con il regime totalitario che vige allo SWAT Team); insomma, il Penny ogni tanto perde i pezzi, ma la storia è storia, e la stagione è ancora lunga: è arrivato il momento di ritornare leggenda!

1 commento:

  1. Commento glorioso ed emozionante.
    Complimenti d.g. STAIZ. Tra poco sarò nuovamente arruolabile, non al 100%, ma almeno potrò tornare a sostenervi dal campo e non più da fuori.
    Il completo recupero e lo smalto dei tempi migliori mi sa che non lo avrò più fino alla fine dei miei giorni.
    Anche Maradona quando si ruppe nel Barcellona perse il 10% di mobilità della caviglia per il resto della sua vita.
    Spero di poter tornare in condizioni accettabili e dare un contributo importante alla squadra come il Pibe de Coca fece a Napoli.

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