STAIZ imbronciato perché il gruppo è restio ad andare in Sardegna
CITRO con la sua nuova acconciatura
NEWS PENNY 2013
PARTE 1
Sperando che la stagione calcistica regolare del PENNY FC abbia finalmente inizio, la Redazione ha deciso di svelare ai propri fan cosa è accaduto durante la vacanza/ritiro delle Fenici.
La meta prescelta per la vacanza/ritiro del PENNY FC, dopo dure lotte intestine, fu, come molti già sapranno, VALLEDORIA.
Ma perché fu scelto proprio questo angolo sperduto della Sardegna? Semplice! A detta del dirigente STAIZ era il più conveniente.
In effetti il costo era tra i più economici, contando che ci si trovava in alta stagione e spostarsi in qualunque posto costava un occhio della testa, ma partiamo dal principio e dal vero motivo che portò alla scelta proprio di questo "paradiso terrestre".
Tutto ebbe inizio all'alba di Marzo. In una tiepida sera primaverile, l'affettuoso lemure CITRO la buttò lì: "Ragazzi, facciamo per una volta la vacanza tutti insieme! Che ne dite?". Subito NIKO, dall'altra parte del tavolo, contattò le pallavoliste per chiedere se in estate lo potessero portare via con loro insieme a PAOLINO; DINO caricò il suo fucile a pompa pronto a fare fuoco sull'ingenua scimmietta; GHIYO disse che avrebbe avuto gli allenamenti di corsa e non si sarebbe potuto fermare; LEO si alzò dalla sedia e si incamminò con entusiasmo verso Finale Ligure pensando ovviamente che sarebbe stata quella la meta; RIZZO sorrise e basta; ANGELO obiettivamente obiettò; LORI, dopo essersi mangiato un cinghiale, iniziò a sollevare CITRO con tutta la sedia senza dire una parola.
L'unico che non fece niente fu STAIZ. Il dirigente Orange rimase impassibile.
Ad un certo punto sotto i suoi baffi comparve un piccolo ghigno, i suoi occhi vispi si illuminarono e nella sua mente si materializzò un'idea mostruosamente meravigliosa: fare le vacanze con i suoi amici e la sua ragazza contemporaneamente senza scontentare né gli uni né l'altra. Cosa fare quindi? Di certo non poteva pensare di portare la sua dolce metà in mezzo ad un branco di bifolchi arrapati, anche se la metà già fidanzati. Ma avrebbe potuto fare il contrario: convincere i suoi amici ad andare dove la sua ragazza VIRGINIA passa le vacanze tutti i maledetti anni con le sue amiche, giocando proprio sulla perversione e l'ossessione per il genere femminile da parte dei suoi compagni di squadra e in particolare di CITRO.
STAIZ non ci mise tanto. Con la sua arte oratoria, validi argomenti a sostegno della sua proposta e promesse per le allodole, convinse facilmente il resto del gruppo. Assicurò la presenza di mare spettacolare, piscina nel residence, casa con una camera da letto per ciascuno inquilino, tipe a vagonate, movida da far invidia a Milano Marittima, escursioni gratuite e molto altro ancora.
ANGELO, essendoci già stato un anno prima e sconsigliando il luogo suggerito dal gambero, provò a persuadere il gruppo con una proposta veramente allettante, Gallipoli, ma troppo costosa. Allora intervenne il buon LEO, che vedendosi sfumata la sua amata Finale Ligure, indicò una meta differente: Riccione. Conveniente, a 4 ore di macchina, divertimento assicurato, vere vagonate di tedesche e sorella di CITRO. All inclusive. Wow!
Ma STAIZ si giocò la carta della disperazione: il lamento fanciullesco. L'omone nero si trasformò in un bambino a cui avevano appena tolto il giocattolino preferito e tutto imbronciato con le braccia incrociate si voltò di spalle e con fare altezzoso disse semplicemente: "Allora io non vengo". LEO cercò di farlo ragionare, di argomentare la sua proposta provando a non sbagliare nessun congiuntivo, ma STAIZ non demorse. "Io non vengo" continuava a ripetere. "Ma perché?" si chiedevano gli altri. "Io non vengo". Dai suoi occhi stavano per sgorgare cascate di lacrime, ma prima che ciò accadesse il gruppo decise di accontentarlo e tra sé e sé la compagnia si convinceva che poi tanto male non doveva essere questo posto in Sardegna se VIRGINIA e le sue amiche ci andavano tutti gli anni. Ma quanti giorni fare? Una settimana o due? STAIZ disse che aggiungendo solo 100€ se ne sarebbero fatte 2. Mmm… Non male. Stava quasi per convincere i suoi amici quando questi decisero di non esagerare e si accontentarono di una.
Così, con i nervi a fior di pelle, prenotato il volo e sfiorando la rissa per disguidi economici, si giunse al fatidico giorno della partenza. Alle 5:30 di mattina del 5 Agosto gli 8 disperati - ANGELO, STAIZ, NIKO, PAOLINO, DINO, RIZZO, LEO, CITRO e quel che rimaneva del suo scalpo - si ritrovarono in Stazione Centrale pronti per partire verso Bergamo dove li attendeva il volo diretto per l'isola delle meraviglie: la Sardegna.
To be continued... PARTE 2
PARTE 1
Sperando che la stagione calcistica regolare del PENNY FC abbia finalmente inizio, la Redazione ha deciso di svelare ai propri fan cosa è accaduto durante la vacanza/ritiro delle Fenici.
La meta prescelta per la vacanza/ritiro del PENNY FC, dopo dure lotte intestine, fu, come molti già sapranno, VALLEDORIA.
Ma perché fu scelto proprio questo angolo sperduto della Sardegna? Semplice! A detta del dirigente STAIZ era il più conveniente.
In effetti il costo era tra i più economici, contando che ci si trovava in alta stagione e spostarsi in qualunque posto costava un occhio della testa, ma partiamo dal principio e dal vero motivo che portò alla scelta proprio di questo "paradiso terrestre".
Tutto ebbe inizio all'alba di Marzo. In una tiepida sera primaverile, l'affettuoso lemure CITRO la buttò lì: "Ragazzi, facciamo per una volta la vacanza tutti insieme! Che ne dite?". Subito NIKO, dall'altra parte del tavolo, contattò le pallavoliste per chiedere se in estate lo potessero portare via con loro insieme a PAOLINO; DINO caricò il suo fucile a pompa pronto a fare fuoco sull'ingenua scimmietta; GHIYO disse che avrebbe avuto gli allenamenti di corsa e non si sarebbe potuto fermare; LEO si alzò dalla sedia e si incamminò con entusiasmo verso Finale Ligure pensando ovviamente che sarebbe stata quella la meta; RIZZO sorrise e basta; ANGELO obiettivamente obiettò; LORI, dopo essersi mangiato un cinghiale, iniziò a sollevare CITRO con tutta la sedia senza dire una parola.
L'unico che non fece niente fu STAIZ. Il dirigente Orange rimase impassibile.
Ad un certo punto sotto i suoi baffi comparve un piccolo ghigno, i suoi occhi vispi si illuminarono e nella sua mente si materializzò un'idea mostruosamente meravigliosa: fare le vacanze con i suoi amici e la sua ragazza contemporaneamente senza scontentare né gli uni né l'altra. Cosa fare quindi? Di certo non poteva pensare di portare la sua dolce metà in mezzo ad un branco di bifolchi arrapati, anche se la metà già fidanzati. Ma avrebbe potuto fare il contrario: convincere i suoi amici ad andare dove la sua ragazza VIRGINIA passa le vacanze tutti i maledetti anni con le sue amiche, giocando proprio sulla perversione e l'ossessione per il genere femminile da parte dei suoi compagni di squadra e in particolare di CITRO.
STAIZ non ci mise tanto. Con la sua arte oratoria, validi argomenti a sostegno della sua proposta e promesse per le allodole, convinse facilmente il resto del gruppo. Assicurò la presenza di mare spettacolare, piscina nel residence, casa con una camera da letto per ciascuno inquilino, tipe a vagonate, movida da far invidia a Milano Marittima, escursioni gratuite e molto altro ancora.
ANGELO, essendoci già stato un anno prima e sconsigliando il luogo suggerito dal gambero, provò a persuadere il gruppo con una proposta veramente allettante, Gallipoli, ma troppo costosa. Allora intervenne il buon LEO, che vedendosi sfumata la sua amata Finale Ligure, indicò una meta differente: Riccione. Conveniente, a 4 ore di macchina, divertimento assicurato, vere vagonate di tedesche e sorella di CITRO. All inclusive. Wow!
Ma STAIZ si giocò la carta della disperazione: il lamento fanciullesco. L'omone nero si trasformò in un bambino a cui avevano appena tolto il giocattolino preferito e tutto imbronciato con le braccia incrociate si voltò di spalle e con fare altezzoso disse semplicemente: "Allora io non vengo". LEO cercò di farlo ragionare, di argomentare la sua proposta provando a non sbagliare nessun congiuntivo, ma STAIZ non demorse. "Io non vengo" continuava a ripetere. "Ma perché?" si chiedevano gli altri. "Io non vengo". Dai suoi occhi stavano per sgorgare cascate di lacrime, ma prima che ciò accadesse il gruppo decise di accontentarlo e tra sé e sé la compagnia si convinceva che poi tanto male non doveva essere questo posto in Sardegna se VIRGINIA e le sue amiche ci andavano tutti gli anni. Ma quanti giorni fare? Una settimana o due? STAIZ disse che aggiungendo solo 100€ se ne sarebbero fatte 2. Mmm… Non male. Stava quasi per convincere i suoi amici quando questi decisero di non esagerare e si accontentarono di una.
Così, con i nervi a fior di pelle, prenotato il volo e sfiorando la rissa per disguidi economici, si giunse al fatidico giorno della partenza. Alle 5:30 di mattina del 5 Agosto gli 8 disperati - ANGELO, STAIZ, NIKO, PAOLINO, DINO, RIZZO, LEO, CITRO e quel che rimaneva del suo scalpo - si ritrovarono in Stazione Centrale pronti per partire verso Bergamo dove li attendeva il volo diretto per l'isola delle meraviglie: la Sardegna.
To be continued... PARTE 2
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