mercoledì 21 marzo 2012

Sabato 17: S. Patrizio di sangue

La conquista di RIZZO


Espressione tenuta da NIKO, DINO e RIZZO durante tutta la serata


NIKO, DINO e RIZZO alla disperata ricerca di un Kebab


Il folle RIZZO al volante


CITRO si deprime e si dà all'alcool


NEWS PENNY 2012
Dopo la prima vittoria del 2012 contro gli ULLU's Boys, il PENNY FC si prende una settimana di pausa e decide di organizzare un'uscita goliardica per festeggiare la celebre festività irlandese, S. Patrizio.
Tuttavia fin dall'inizio c'è il sentore nell'aria che la serata non promette niente di buono.
Su Facebook, dove le Fenici si sono messe d'accordo per l'incontro serale, GHIYO, oltre ad abdicare come suo solito, avvisa gli altri componenti che gli oramai rivali storici degli Orange, l'Athletic BALOON (ex BRITANNIA VI), non vorranno più giocare contro la formazione mandarina per via di alcuni atteggiamenti poco piacevoli tenuti durante l'ultimo match disputato tra le due compagini.
Così, già un po' demoralizzati in partenza, le Fenici svolazzano nel loro covo, il celeberrimo "Parcheggione", ma all'appello mancano due volatili: STAIZ, che aveva già informato della sua assenza a causa di un meeting ingegneristico in cui si sarebbe discusso di come costruire un vibratore autonomo computerizzato con l'aiuto della cavia umana ANNA, e LEO, reo di aver avvisato all'ultimo secondo la sua indisponibilità per mancanza di ossigenazione all'apparato genitale dopo l'incontro effettuato nel pomeriggio con la montanara JENNY. Insomma, al "Parcheggione" gli unici superstiti sono il Capitano RIZZO, il Generale DINO e l'artista NIKO.
Che fare, quindi? I 3 moschettieri decidono di partire all'avventura e si prefiggono un paio di tappe. Come ogni buona avventura Fenicia che si rispetti il mezzo di locomozione prescelto è ovviamente la zattera-bara del Capitano.
Ha inizio così la navigazione nelle strade impetuose di Milano alla ricerca disperata di un luogo dove attraccare per la serata, ma i nostri eroi non sanno ancora cosa gli aspetta e mostruosità degli abissi sono pronte a rendere questa notte tragicamente indimenticabile.
RIZZO, orientandosi con le stelle, porta i suoi compagni alle porte del primo Irish pub presente sulla strada, ma è sovraffollato, così decide di proseguire. Raggiunto il secondo Irish pub, i 3 cowboys (il buono - RIZZO, il brutto - NIKO e il cattivo - DINO), si dirigono con passo deciso e pistole cariche verso il bancone del locale, ma vengono ospitati da un paio di irritanti elfi Leprechaun che asseriscono che tutti gli sgabelli e i barili di birra su cui sedersi sono occupati, così l'unica possibilità è ubriacarsi in piedi come i cavalli.
A RIZZO l'idea non dispiace, anche perché nota come, alle porte della Primavera, molte puledre siano uscite a pascolare nei dintorni in cerca di un mandriano che le cavalchi e le doma. Purtroppo NIKO, sconfortato dal fatto che tutti hanno il tipico cappello della festività irlandese tranne lui, e DINO, schifato dalla vista di alcuni ronciosi rasta seduti intorno ad un albero a fumare il calumet della pace, non sono della stessa idea e preferiscono trasferirsi da qualche altra parte. Ma dove? Gli Irish pub conosciuti sono esauriti, così l'ultima spiaggia rimasta su cui naufragare è il felice e allegro evento organizzato dal lunatico TURTURO in Brera.
Il plotoncino Orange raggiunge la zona chic della Milano Bene e i 3 ragazzi si trasformano improvvisamente in 3 S. Bernardo bavosi come lumache per via della quantità di Bernarda di ottima qualità presente in circolazione.
Spaesati e intimoriti raggiungono un vicolo oscuro (non per niente la via è Via Fiori Oscuri) e in lontananza captano del movimento.
In mezzo alla stradina, tra gente ubriaca che sbocca nel bicchiere dove ha appena bevuto e figli di papà che si spupazzano figlie di mammà, c'è un gruppetto di persone abbacchiate e sconsolate: sono gli amici felici di TURTURO che festeggiano allegramente S. Patrizio.
I Pennisti, vista l'aria che tirava, decidono di addentrarsi nel locale e prendere da bere. RIZZO, meglio del Capitano Achab, riesce ad arpionare al primo colpo una balenottera bianca tatuata che offre i suoi servigi al numero 7 Orange. Il malcapitato declina con decisione le avances dell'orca irlandese e ordina 3 birre alla spina pagate 5 euro l'una, che vengono spillate rigorosamente da una lattina. Una lattina? 5 Euro, una birra in lattina? Questa è Brera, la zona In di Milano? Porca *π…¬ºª∆߀æ°#“£%Ωå„®™æœ∑√∫©µ.
Il latin lover RIZZO, non felice della conquista fatta all'interno del locale, viene abbordato da una afro-anglo-perù-cino-irlandese ubriaca che minaccia il giovane giocatore di non muoversi da lì perché, finita di bere l'ennesima birra, lo avrebbe sodomizzato.
Il Capitano, terrorizzato, convince gli altri a seguirlo in un luogo un po' più affollato e illuminato, così i 3 eroi si trasferiscono in Via Fiori Chiari. Qui incontrano STAIZ, seguito dai suoi colleghi di meeting più la cavia umana ANNA che sembra un po' provata, nel vero senso della parola.
Scherzando, bevendo e sbavando, le 4 Fenici vengono raggiunte nientepopodimeno che da CITRO CORONA e dal ragazzo più affezionato ai nonni di tutto il globo, ANGELO. Il mondano CITRO, eccitato più che mai, riesce a scaricare il suo compagno ANGELO alla comitiva arancione e si fionda immediatamente in discoteca per concludere un affare semplice sulla carta, ma che risulterà essere più complesso del previsto e che farà cadere in depressione e in un bagno di alcool il povero Lemure.
Intanto RIZZO viene a sapere che la Juventus ha vinto per ben 5-0 a Firenze e percepisce che la serata ha qualcosa che non va.
Troppi gol, troppe tope, troppa birra, troppi colpi di fulmine e soprattutto troppa fame.
Fame che colpisce contemporaneamente RIZZO, NIKO e DINO, così decidono, all'alba dell'01:00, di andare alla ricerca di un Kebab.
I 3 esploratori partono in ricognizione sperando di trovare l'ambito tesoro, concordando con STAIZ e ANGELO di rincontrarsi in Via Fiori Chiari dopo qualche minuto.
I minuti iniziano a scorrere inesorabili e di Kebab neanche l'ombra.
Le 3 Fenici svolazzano qua e là e nel frattempo, tra una chiacchera e l'altra, i metri cominciano a diventare chilometri.
Corso Garibaldi, Moscova, Bastioni di Porta Nuova, Arena Civica, Via Paolo Sarpi, Arco della Pace, Parco Sempione: queste sono solo alcune delle zone battute dagli sciagurati avventurieri che non si capacitano di come nel Ghetto dei Navigli sia pieno di Turchi Kebabbari, mentre nella Milano Bene non ci sia nemmeno un paninaro aperto.
Più affamati di prima e adesso anche disidratati, dopo un'ora abbondante di ricerche decidono di gettare la spugna e fare ritorno verso il resto della ciurma, STAIZ e ANGELO che, preoccupati, si sono messi a chiamare assiduamente Capitan RIZZO per sapere che fine avevano fatto i 3 desaparecidos.
Durante una di queste chiamate, però, il demone presente nel Capitano Orange si impossessa del ragazzo e da qui la goliardica serata di S. Patrizio si trasforma in una notte tragica di sangue.
Belzebù si è ormai insediato in RIZZO e informa telefonicamente STAIZ e ANGELO che lui, DINO e NIKO, sono già andati a casa, quando invece si stavano ancora appropinquando alla macchina parcheggiata poco lontana dal teatro Strehler in Brera.
STAIZ esce subito di senno e viene pervaso da una collera funesta, mentre ANGELO cerca di inquadrare la situazione con più calma e autocontrollo.
Quando la burla nata dal demone di RIZZO è compiuta, il numero 7 Orange torna in sé e decide di farla finita avvisando i 2 poveri malcapitati che li sta andando a prendere in macchina a Cadorna.
Qui, dopo aver caricato con ulteriore tensione l'atmosfera con altre battute e controbattute scambiate al cellulare, i 2 gruppetti finalmente s'incontrano.
Può avvenire il contatto, ma i 2 appiedati guardano i motorizzati rimanendo fermi, impassibili sul marciapiede senza proferire parola alcuna. Quando DINO, seduto al posto del passeggero, decide che è giunta l'ora di imbracare i 2 profughi, il demone si rimpossessa di RIZZO e una volta che il Generale è sceso dall'auto, la macchina riparte all'improvviso lasciando appiedati oltre a STAIZ e ANGELO, anche l'imbufalito DINO. RIZZO sa di averla combinata, non grossa, ma ciclopica, mastodontica, pletorica e sa che gli restano solo pochi secondi di vita, allietati, però, dalle scroscianti risate di un NIKO incredulo.
Il Pandino del Capitano si ferma poco distante dagli esterrefatti ragazzi appiedati che dopo qualche minuto incominciano ad avvicinarsi all'auto. RIZZO osserva dallo specchietto retrovisore un DINO che si sbraccia e si dimena come un ossesso esclamando parole non certo amichevoli. Sa bene che è giunta la sua ora, ma incredibilmente, quando il gruppetto raggiunge il Pandino, scopre che l'ira ostentata dal Generale non era rivolta a lui, bensì ad ANGELO.
Questi, a quanto pare, è stato colpevole di aver detto qualche freddura di troppo una volta che DINO era sceso dalla macchina che, anziché raffreddare gli animi, li ha infuocati.
Alla fine ANGELO, offeso e colpito nell'orgoglio, decide di andarsene via insieme al suo nuovo compagno di merende STAIZ, mentre i 3 rimanenti partono alla volta di un fottuttissimo Kebabbaro.
La notte di S. Patrizio (anche se era iniziato da qualche ora il 18 Marzo), tuttavia non ha ancora finito di regalare sorprese, in special modo a RIZZO che parcheggiando vicino al Kebabbaro rischia di investire 2 pedoni e ordinando il Kebab riesce a far arrabbiare anche il turco che deve servirlo.
Insomma, la serata goliardica irlandese si è trasformata in una serata tragica e sanguinolenta e come se non bastasse la mattina successiva il Capitano RIZZO si è svegliato con un nonno in meno.
Fuck Off S. Patrick!

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