venerdì 26 ottobre 2012

C'era una volta… un lemure (2^ parte)

La fanciulla provoca il lemure durante la cena


La fanciulla provoca il lemure con il gelato


Il rassicurante amico del lemure


Il lemure impaurito dopo il racconto del menestrello


NEWS PENNY 2012
PARTE 2
(per l'articolo della PARTE 1 cliccare QUI)
Qualsiasi riferimento a fatti o persone reali è puramente casuale.

La magica fiaba prosegue.
La donna desiderata da tempo dal lemure si presentò alla sua porta e, attratta da quella presenza maschia, lo invitò ad uscire con lei a cena.
L'animale bipede non ci pensò su due volte e comandato dal suo secondo cervello - sempre se ce ne fosse stato un primo - seguì la graziosa donzella al primo locale di ristoro della zona.
Qui il primate ebbe una spiacevole sorpresa, infatti ciò che pensava essere una cenetta romantica tra lui e lei, era in realtà una rimpatriata accademica.
Tutti i suoi ex compagni avevano già preso posto e, appena mise piede nel locale, questi lo squadrarono da cima a fondo lanciandogli occhiate e sorrisi maligni.
Erano i famosi compagni che in giovane età lo appendevano in cima all'albero del cortile. La scimmietta voleva scomparire, ma a fianco c'era quell'angelica presenza che le dava la forza per affrontare quei ghigni diabolici e crudeli.
La cena si svolse in tranquillità. Il lemure fu pestato solo un paio di volte e in un'occasione fu costretto a bere l'urina del cameriere.
Tutto sommato un bilancio positivo, pensò, soprattutto sapendo che a fianco aveva lei, la ragazza sempre sognata e desiderata.
Al termine del lauto pasto il gracile primate si offrì come accompagnatore della ragazza. Lei accettò con entusiasmo e mentre erano ancora sopra la fiammante carrozza del bipede, quest'ultimo iniziò a meditare assiduamente tra sé e sé come saltare addosso alla principessa. Tuttavia, proprio quando il lemure era pronto a gettare i suoi artigli contro l'indifesa preda, questa confessò di avere un principe azzurro che l'attendeva al castello del suo regno.
Il primate agghiacciò e rimase di stucco. Il suo sogno si frantumò in mille pezzi e il suo cuore e il suo "cervello" smisero di pulsare.
Pensieri tormentati investirono la sua mente.
Perché l'amore è così crudele? E soprattutto, perché non riesce più a forzare nessun altro lettore Bancomat?
Il lemure avrebbe voluto farsi investire, ma probabilmente il dolore fisico che avrebbe provato non era sufficiente a sconfiggere il dolore sentimentale e perverso che provava in quel momento.
Ma, una volta giunti al ponte levatoio del castello della principessa, accadde qualcosa d'impensabile: la giovane e procace fanciulla, che per tutta la sera aveva concesso attenzioni solo allo stralunato bipede, prima di salutarlo pronunciò una frase che fece sanguinare le sue orecchie.
Gli occhi del lemure tornarono a brillare, la ragazza lo salutò con un fugace ma al tempo stesso interminabile delizioso bacio sulle labbra e la luna in cielo usciva in tutto il suo splendore da dietro le nuvole incorniciando una scena magica ed eterea.
La scimmietta era su di giri. Probabilmente avrebbe fatto riposare una volta per tutte Federica e sarebbe tornato a strisciare la sua scheda nel lettore Bancomat.
Ma dimenticava il fattore più importante: il principe!
Cosa fare? Di abbandonare e lasciar perdere la sua dolce fanciulla non ci pensava minimamente! Nella sua testa c'era solo una via percorribile: assassinare il nobiluomo. E come? Avvelenandolo con il cianuro? Facendogli vedere come gioca Acerbi? Parlandogli della situazione economica italiana? Facendogli ascoltare ininterrottamente per 5 minuti di fila Justin Bieber? Portandolo a guardare l'ennesimo cinepanettone di Boldi e De Sica?
Nel mentre che si poneva queste domande di assoluta importanza vide giungere al castello della principessa un suo ex compagno di scuola, anche lui presente alla cena accademica. Sorpreso di tale veduta, chiese al compagno quali affari lo portavano in codesta dimora e lui rispose semplicemente che in quel disgiunto luogo ci professava il mestiere, infatti era il menestrello di corte e grazie a codesto impegno era in contatto assiduo con i regnanti, quindi anche con la principessa.
Il lemure, appresa questa nuova, iniziò a concepire domande a raffica per sapere innanzitutto che tipo fosse il principe, se forte e aitante o docile e mansueto, e subito dopo, in seconda battuta, se la principessa era avvezza a tradimenti.
Il menestrello rispose cordialmente ad ogni singola domanda e rivelò al primate che la principessa era una persona piuttosto estroversa con tutti e particolarmente provocante, ma dietro tutto ciò c'era la personalità sadica della ragazza che come una mantide religiosa, prima si accoppiava con l'ingenuo maschio, e poi, raccontando al crudele principe di essere stata molestata, faceva decapitare l'ingenuo conquistatore.
A tali parole il lemure venne scosso da un brivido che gli percorse tutta la schiena e spaventato dal terribile racconto girò i tacchi e scappò nella foresta antistante al castello con il suo cocchio.
Il menestrello, ridendosela sotto i folti baffi, si compiacque per l'ennesima burla raccontata a uno spasimante della principessa, dimostrando ancora una volta a se stesso che il giullare di corte era il suo mestiere per natura.
Questi, visto scappar via quell'ingenuo bipede e sapendo che il principe era fuori per una sessione di caccia al peruviano, entrò tra le mura fortificate, si tolse gli stivali e raggiunse di soppiatto la camera principesca della ragazza che nuda, sdraiata sul letto e ricoperta di soli petali di rosa, attendeva un qualunque essere vivente maschile - uomo, cane, asino, pappagallo, ippopotamo… - che l'andasse a deflorare.
Nel frattempo il lemure, che era scappato come un coniglio di fronte a quel terrificante racconto, sentì in lontananza giungere alle orecchie degli ululati fortissimi provenienti dal castello e notando la luna nel pieno del suo splendore sopra la sua testa pensò alla possibile comparsa di qualche creatura malefica dell'aldilà, alla comparsa di un licantropo vendicatore.
Frustò ancor più forte i cavalli e sfrecciando in mezzo alla vegetazione raggiunse finalmente la sua dimora.
Infilatosi sotto le lenzuola era pervaso da innumerevoli pensieri che gli turbinavano per la mente: da un lato c'era una riflessione su ciò che gli aveva detto la principessa prima di salutarlo, ma immediatamente dopo veniva investito dalle macabre immagini dell'orrido racconto narratagli dal menestrello e tutti i suoi sogni si trasformavano in incubi sanguinolenti.
Possibile che in una dolce e meravigliosa creatura come quella principessa scorresse cotanta crudeltà e sadismo? Il suo compagno di scuola lo aveva preso in giro?
L'unica cosa certa era solo quella che dal giorno seguente il lemure avrebbe ripreso a frequentarsi con la sua amica Federica.

P.S.:
Per chi di voi si stesse chiedendo cosa disse la ragazza al lemure quella sera, di seguito trovate la versione più verosimile: "Lemmy, sono stata benissimo con te questa sera… eri buffo quando bevevi il piscio di quel cameriere… mi piacerebbe rivederti, non solo per una cena, ma per qualcosa di più… di più intimo… mi piacerebbe che fossi tu la prossima volta a farmi bere qualcosa! Sappi che io lavoro in una stalla qui vicino e amo cavalcare, inoltre faccio sport e mi sto specializzando nel salto con l'asta! Se vuoi in uno dei prossimi giorni possiamo divertirci insieme praticando queste cortigiane attività!" E nel frattempo che pronunziava codesti versi, si dice si mordicchiasse l'unghia dell'indice della mano destra, mentre con l'altra si accarezzava dolcemente prima il seno e successivamente l'interno coscia.
A quel punto il lemure iniziò a perdere liquido seminale dalle orecchie.

giovedì 25 ottobre 2012

PENNY FC - VIRTUS SOLDATINI

Ciò che rimane della gamba di DINO


RIZZO piange a fine partita, e non per la sconfitta


Data incontro: 18/10/2012

Risultato: PENNY FC - Virtus SOLDATINI: 9 - 13

Formazione: Staiz, Thiago Silvan, Rizzo, Leo, Dino

Marcatori: 3 Staiz, 2 Rizzo, 2 Thiago Silvan, 1 Leo, 1 autogol

Commento: Nuova settimana, nuova sfida. Stavolta il PENNY FC deve vedersela contro la Virtus SOLDATINI, capitanata da DE SOLDA e SALTINI, che la scorso anno asfaltò senza battere ciglio le povere Fenici.
In quell'occasione però gli Orange erano piuttosto rimaneggiati: oltre all'assenza abituale di un portiere di ruolo, mancava all'appello come al solito GHIYO e, a causa di un infortunio alla schiena, anche il Capitano RIZZO.
Questa volta il Capitano è in forma e arruolabile e GHIYO, nonostante sia sempre assente, è ottimamente sostituito dal redivivo THIAGO SILVAN.
Tra gli avversari non si vede il Capitano DE SOLDA e la squadra non sembra così temibile come l'ultima volta.
Il match comincia! La partita è molto equilibrata, tuttavia è la Virtus a rendersi più pericolosa colpendo 2 pali.
Al terzo tentativo però, gli avversari passano in vantaggio.
Il PENNY continua a macinare gioco e a fraseggiare molto bene, tant'è che pareggia e si porta in vantaggio.
Tuttavia i Soldatini pareggiano istantaneamente rimettendo le carte in regola e facendo ripartire tutto da capo.
Passano pochi minuti e si assiste al calcio totale del PENNY: STAIZ riceve palla spalle alla porta e scarica su THIAGO SILVAN; questi con un "no look" alza a pallonetto in profondità per l'accorrente RIZZO; il Capitano stoppa al volo e dal fondo scarica a sua volta con un colpo di coscia con un morbido lob per il "rimorchio" LEO; quest'ultimo, senza pensarci su due volte, calcia di prima intenzione dalla linea dell'area di rigore e gonfia la rete.
Gol strepitoso che pare essere il segnale per l'innesto della marcia vincente, ma il motore, al contrario, s'inceppa.
Saltano le posizioni, si pressa male e si difende peggio.
La Virtus SOLDATINI con il minimo sforzo inizia a segnare con frequenza e stacca le Fenici.
RIZZO cerca di dare la carica ai suoi con numeri d'alta classe, ma la frenesia di recuperare il risultato e la cattiva sorte che si accanisce contro il Capitano Orange non permette di migliorare la situazione.
Il numero 7 arancione prova conclusioni da ogni parte del campo, ma la porta avversaria sembra stregata. In un'occasione, dopo una fulminea conclusione da distanza siderale, ha la sfortuna di colpire addirittura 2 pali.
Non è proprio giornata.
Eppure il PENNY riesce a rimanere in partita fino ai minuti finali.
Il risultato è sul 10-9 per la Virtus e con un po' di concentrazione in più il match è ancora conquistabile, ma in un scontro di gioco il crociato di DINO fa crack. Il Generale, da vero commandos, stringe i denti e, pur di non lasciare con un uomo in meno i suoi, si posiziona in porta.
La sua presenza, tuttavia, è praticamente nulla, così come la difesa che lascia via libera alle scorribande avversarie che realizzano altri 3 gol ponendo la parola fine all'incontro.
13-9 per la Virtus SOLDATINI, squadra abbordabilissima, ma se si affronta con poca organizzazione e cattiveria, anche chi si può battere diventa insuperabile. E così è stato.

mercoledì 24 ottobre 2012

C'era una volta… un lemure (1^ parte)

Una delle conquiste amorose del lemure


Il lemure mentre spia nei bagni femminili


NEWS PENNY 2012
PARTE 1
Qualsiasi riferimento a fatti o persone reali è puramente casuale.

Cari lettori, quello che andrete a leggere non è il classico articolo di natura sportiva o le affaccendate vicende extracalcistiche Orange, nemmeno il sunto dei progetti futuri della società arancione… quello che leggerete non è nient'altro che una storia, una fiaba magica, un racconto che saprà strappare qualche sorriso, ma che allo stesso tempo farà commuovere.
Questa, signori e signore, è l'incredibile storia di un primate e del suo sogno, proveniente da una terra oscura dalla quale possono arrivare strane creature, creature che fanno paura, che possono diventare molto, ma molto pericolose e che sono in grado di sbalordire il mondo per i valori più estremi che racchiudono in loro: un "amore" irrefrenabile verso il sesso opposto e un'ingenuità spaventosa.

Come ogni racconto che si rispetti non si può non iniziare con "C'era una volta".
Ebbene, amici lettori… c'era una volta in un piccolo sobborgo milanese, al confine tra la Terra di Mezzo e il fiabesco regno di Gargantua, un tenero e docile primate - una rara specie di lemure - concepito per sbaglio in un soleggiato pomeriggio di primavera all'ombra delle fresche frasche di un salice piangente. Nato prematuro, il nascituro crebbe spaesato e indifeso.
In tenera età subì i soprusi dei compagni più robusti, più massicci.
Spesso e volentieri fu vittima di goliardici scherzi da parte dei ragazzi più grandi che si divertivano a legarlo in cima ad un albero lasciandolo appeso per tutta la notte.
Il piccolo primate non era tanto turbato da ciò, soprattutto perché da quella posizione poteva scrutare un apprezzabile scorcio tra le fronde che dava direttamente sui bagni femminili. La mente dell'indifeso e gracile lemure inizialmente, però, era confusa e disgustata dalla visione di quelle strane creature prive del serpentello sputa-pipì. Crescendo apprese il motivo di tale assenza, a favore della presenza dell'umido lettore Bancomat e da allora nella sua testa iniziò a vorticare un solo ed unico pensiero: il buco nero.
Una volta diventato adolescente i suoi impulsi animaleschi irrefrenabili diventarono incontrollabili tali per cui i genitori del lemure decisero di accollarli un quieto e sobrio esemplare maschio di nome ANGELO.
Questa mossa permise di acquietare in parte la spaventosa doppia personalità della gracile scimmietta, ma raggiunta la maggiore età, il lemure si trasformò definitivamente in quello che oggi è conosciuto da tutti come il "picchiarello dal pollice opponibile".
Il primate iniziò a saltare di fiore in fiore e cominciò ad impollinare diverse belve selvatiche tra cui si possono ricordare solo le ultime: MARIANA, la massaggiatrice giostraia; AMY, la cocainomane sempre in pista, amante di Lanuzza; ANNA EDINSON CAVANI, la fotografa bulgara; per finire IBRAHIM, il suo miglior amico universitario senegalese.
La vita amorosa della scimmietta era spensierata e felice, piena di soddisfazioni, anche se in talune occasioni il sensibile primate dopo la fine di un paio di relazioni rimase talmente scottato da cadere in forti depressioni.
Ebbene, uscito dall'ultima storia di passione con il suo IBRAHIM e perso il suo miglior nemico ANGELO, pascolante da più di un anno nel giardino dei nonni, ricadde nuovamente in uno stato altamente depressivo.
Cosa fare quindi? Come superare questa transizione emotiva logorante?
La risposta gli si presentò un giorno di Autunno.
Alla sua porta bussò una ragazza, non una ragazza qualunque, ma la sua ex compagna di classe, quella compagna per cui, quando ancora il demone pervertito non si era ancora impossessato del suo spirito, scrisse lettere d'amore romantiche che non seppe mai consegnarle e che tenne nascoste nel cassetto del suo comodino per anni.
Adesso avrebbe avuto la possibilità di confessarle il suo amore segreto, il suo desiderio più recondito.
I suoi occhi brillavano, il cuore scalpitava in petto come un cavallo selvaggio. Finalmente non avrebbe fatto più ricorso a Federica, la sua migliore amica e il suo tunnel carpale ne avrebbe tratto giovamento.
Il suo sguardo era solo per lei, per i suoi capelli lisci e fluenti, per i suoi occhi color smeraldo, per le sue gote rosee e candide, per la sua bocca sensuale e carnosa, per il suo collo snello e aggraziato, per i suoi seni sinuosi e morbidi, per i suoi seni sinuosi e morbidi, per i suoi seni sinuosi e morbidi, per i suoi seni sinuosi e morbidi… basta, il suo sguardo si era bloccato.
In quel momento lo assalirono strane convulsioni, cominciò a mostrare degli strani sintomi come tic nervosi all'occhio destro, tremolio delle mani e bavetta alla bocca.
Il demone fin lì domato riemerse dalle sue viscere con il vigore di una tempesta furiosa.
La ragazza, dal canto suo, non si avvide di tali comportamenti. Al contrario, rimase sorprendentemente colpita dall'aplomb del lemure e mordicchiandosi il labbro inferiore, con fare timido e dolce al contempo, invitò il giovane primate a uscire insieme a lei per una cena.

To be continued... PARTE 2

giovedì 18 ottobre 2012

PENNY FC - SWAT

I giocatori dello SWAT


Data incontro: 11/10/2012

Risultato: PENNY FC - SWAT: 4 - 14

Formazione: Staiz, Niko, Rizzo, Leo, Dino

Marcatori: 2 Rizzo, 2 Leo

Commento: Il PENNY FC è tornato a macinare minuti di gioco regolarmente e dopo quasi un anno si ritrova di fronte l'avversario più odiato e disprezzato della storia Orange che ha dato vita a sfide epocali e piene di colpi di scena: lo SWAT di CITRO.
Le Fenici vengono da una esaltante vittoria contro le nutrie invincibili dell'Athletic BALOON e sono sicuri del fatto loro.
Lo SWAT sulla carta dovrebbe risultare una passeggiata rispetto all'Athletic, ma il calcio a 5 nasconde insidie molto più pericolose di quello a 7, soprattutto per le casacche arancioni.
Mancano 2 ore al fischio d'inizio dell'attesissimo match, ma all'improvviso CITRO vuole annullare l'incontro. Le Fenici di fronte a questo comportamento rimangono basite e senza parole, ma il lemure afferma di aver perso un uomo, ossia LELE, fratello di LORI, esploso in mille pezzi dopo l'ennesima serie di panca piana in palestra.
Così, dopo decine di battute irritanti e indisponenti via chat da parte di Corona che alterano non poco gli animi Orange desiderosi di fare questa partita per portare a casa una probabile vittoria contro gli avversari storici di sempre, è il PENNY stesso che riesce a recuperare all'ultimo minuto un uomo da dare in prestito allo SWAT: PAOLINO.
Gli uomini delle due formazioni si ritrovano sul campo pronti a darsi battaglia e PAOLINO va subito a schierarsi tra i pali della porta del lemure CITRO.
Viene dato il fischio d'inizio e dagli spalti gremiti, come accade solo nelle grandi occasioni, cominciano ad alzarsi cori assordanti.
Il PENNY FC però sembra essere senza anima, mentre lo SWAT pare essere composto da veri e propri corpi scelti dell'esercito che asfaltano tutto ciò che incontrano sul loro cammino.
In pochi minuti la nave Orange affonda inesorabile senza dignità e possibilità di replica come la Costa Concordia.
Le Fenici imbarcano acqua ovunque e di scialuppe di salvataggio nemmeno l'ombra: nessuno che si salva, nessun superstite.
Lo SWAT è un carro armato inarrestabile: HARRY POTTER ha imparato ad utilizzare la sua bacchetta magica e scaglia con tutta la sua energia Ardemonio potentissimi contro la porta arancione; CITRO si destreggia in dribbling ubriacanti e in chiusure difensive vigorose; LORI prende il volo con i suoi dorsali e fugge sulla fascia ogni volta che può; ANGELO fredda il portiere non con le parole, ma con la palla; PAOLINO, tanto bistrattato dalle Fenici, non fa passare nemmeno una briciola dalle sue parti costruendo un vero e proprio muro umano.
I Citrensi da anatroccoli sono diventati cigni, da poveri sfigatelli Nerdlucks si sono trasformati in Monstars.
Il PENNY è senza parole e si chiede cosa sia successo ai loro avversari: dove hanno preso quel talento? Da chi? Da Boateng? Da Sneijder? Da Pirlo? Hanno forse passato l'estate in laboratorio insieme a A. Sacchi per farsi dare la visione di gioco di Marchisio e i polmoni di Borini?
Insomma, come accadde in Space Jam, i Looney Tunes Orange, capitanati da Bugs RIZZO Bunny, si trovano di fronte non più i piccoli mostriciattoli di un tempo, ma i Monstars.
Come fare a reagire? Servirebbe il Michael Jordan di turno per sovvertire il risultato, purtroppo però questo personaggio manca all'appello e le Fenici sprofondano nel baratro.
La partita termina tragicamente: 4-14 per lo SWAT e i giocatori del PENNY, affranti nello spirito e nella mente, soprattutto dopo aver ricevuto la deprimente notizia che l'ordine delle nuove maglie è saltato (almeno per ora), vorrebbero abbandonare il progetto PFC e farla finita.
Fortunatamente le Fenici sono in attesa subito di un altro match, anche se questo derby rimarrà come una macchia nera indelebile nelle storia arancione, e scordando al più presto questo massacro sportivo dovranno avere la forza di risorgere più forti di prima come hanno sempre fatto.

sabato 13 ottobre 2012

PENNY FC - ATHLETIC BALOON

Le Pantegane soccombono sotto i colpi delle Fenici


Data incontro: 05/10/2012

Risultato: PENNY FC - Athletic BALOON: 4 - 3

Formazione: Staiz, Niko, Rizzo, Leo, Dino, Giary, JoJo

Marcatori: 2 Staiz, 1 Niko, 1 Giary

Commento: Inizia Ottobre e il PENNY FC si trova davanti alla sfida che per importanza e motivazioni è seconda solo al derby sentitissimo contro lo SWAT: il match contro le Pantegane dell'Atlhetic BALOON.
Il campo di gioco è del tutto nuovo, il PalaUno di S. Ambrogio, e tra le fila delle due compagini si vedono dei volti nuovi.
Tra le Fenici fa la sua comparsa GIARY che ha all'attivo solo 2 presenze e il "forse" nuovo portiere ufficiale Orange, almeno per le partite a 7, Jonathan JOJO.
Nelle Pantegane, invece, si vede il secondo portiere NICO e il fuoriclasse BEVINI che ha portato in trionfo l'Athletic BALOON nel torneo primaverile del 2012.
La partita comincia!
Le due squadre passano il periodo iniziale di gioco studiandosi a vicenda. Dopo qualche azione scolastica il match inizia ad entrare nel vivo.
RIZZO e NIKO sfiorano il gol in un paio di occasioni, mentre dall'altra parte a rendersi pericoloso è il puntero COLA che, su pressione di DINO e GIARY, non riesce a trovare la coordinazione giusta per colpire a rete.
Le Pantegane potrebbero essere molto più pericolose, ma il loro fantasista BEVINI agisce in una zona inconsueta per uno con le sue caratteristiche.
Alla fine quest'ultimo decide di entrare in azione e partendo dalle retrovie inizia a creare i primi grattacapo alla difesa arancione.
Dopo un paio di sortite è proprio BEVINI ha segnare il primo gol della partita con un preciso tiro da fuori area radente il terreno di prima intenzione.
JOJO non può nulla ed è trafitto.
Il PENNY non si scompone e continua a macinare gioco concedendo agli avversari di agire solo di rimessa.
A lungo andare le Fenici trovano il gol del pareggio con GIARY e immediatamente dopo quello del sorpasso con STAIZ.
Non passa troppo tempo e il PENNY FC realizza anche il 3° gol con NIKO su rigore.
Allora gli Orange si siedono un po' sugli allori concedendo qualcosa in più agli avversari. JOJO in questo frangente si dimostra un eccellente innesto. Più di una volta evita di subire gol quasi certi e con grande reattività sventa i pericoli.
Alla fine serve una furbata alle Pantegane per rimettersi in carreggiata: COLA subisce fallo al limite dell'area, JOJO si distrae un attimo per disporre la barriera che non era stata chiamata e BEVINI, prendendo di sorpresa tutti, tira praticamente a porta vuota e segna. 3-2!
Il PENNY sentendosi preso in giro si riorganizza e dopo qualche minuto STAIZ trafigge ancora una volta il portiere dell'Athletic BALOON.
Da questo momento in poi si registrano diversi capovolgimenti di fronte dove JOJO si supera in un paio di occasioni sbarrando la strada agli avversari con la sua mole, mentre dall'altra parte le Fenici falliscono alcuni contropiedi che avrebbero potuto chiudere definitivamente la partita.
Tuttavia il PENNY, seppur con qualche difficoltà, riesce a mantenere il risultato e il match termina con una fragorosa vittoria per gli Orange, la 2^ nella storia degli incontri avuti tra le due compagini.
RIZZO e compagni tornano a casa consapevoli che i due innesti, GIARY e JOJO, sono fondamentali per la crescita di questa squadra che deve ancora migliorarsi tanto e maturare nella gestione delle diverse situazioni di gioco per entrare definitivamente nell'olimpo dei "grandi".

JOJO: a prima vista sembrerebbe un docile gigante sudamericano come l'immenso nero de' "Il Miglio Verde" pronto a soccombere sotto le bordate degli avversari, ma una volta in campo dimostra tutto il suo valore con parate eccezionali che danno sicurezza a tutto il reparto difensivo. KING KONG • 12 pesos

GIARY: gioca intelligentemente dimostrando la sua millenaria esperienza di difensore centrale evidenziata soprattutto dall'ampia stempiatura sul capo. Recuperi prodigiosi accompagnati anche dal gol che da il là alla galoppata Orange verso la vittoria fanno da cornice ad una prestazione di livello. THE WALL • 55 mattoncini

DINO: qualche sbavatura in fase di impostazione, ma sempre impeccabile nelle chiusure e negli anticipi. Se l'avversario è più bravo e gli scappa sulla fascia allora lui tira fuori dalla fondina la sua Walther P 38 e gli fora i quadricipiti con assoluta precisione. KAPO • 8 colpi

NIKO: si posiziona in zona centrale al posto di RIZZO cercando di fare quello che di solito fanno i giocatori che hanno quel numero sulle spalle (il 10), ossia il playmaker, ma non ne becca una. Sempre anticipato, macchinoso nei movimenti e statico. Probabilmente abituatosi troppo velocemente al gioco della pallavolo dove quando la palla giunge dalle sue parti non è mai pressato dagli avversari perché ovviamente sono dall'altra parte del campo. SHIRO-CCATO • 10 schiacciate

RIZZO: gioca leggermente affebbrato e non riesce ad esprimersi al meglio. Vedendosi defraudato della sua posizione da NIKO decide di posizionarsi più arretrato giocando da terzino. Buone chiusure contornate da buone ripartenze, purtroppo però non trova la via del gol. BATTERIO • 30 ml di sciroppo

LEO: alterna azioni positive ad azioni incomprensibili. Quando può scaricare il pallone al compagno più vicino si incaponisce nel dribbling perdendo il più delle volte il possesso. La corsa non gli manca, ma non la sfrutta appieno perdendosi in giravolte da ballerina classica. CARLA FRACCI • 22 piroette

STAIZ: fa valere la stazza facendo salire la squadra, ma spesso risulta troppo lento nel restituire la palla. Nonostante non giochi una delle sue migliori partite alla fine è sempre lui a timbrare il cartellino. Il suo gioco, comunque, dopo l'incontro ravvicinato con il mondo delle Milf, ha subito una notevole maturazione. MA"D"URO • 30 cm

venerdì 5 ottobre 2012

Vacanze a Finale (3^ parte)

NIKO colorato al Fluo Party

La spiaggia all'ultimo giorno di permanenza


NEWS PENNY 2012
PARTE 3
(per l'articolo della PARTE 1 cliccare QUI)
(per l'articolo della PARTE 2 cliccare QUI)
Da Venerdì 27 Luglio a Martedì 31 Luglio
Sono le 8:00 del mattino di Venerdì 27 Luglio, il sole è già alto, gli uccellini cinguettano e qualcuno bussa alle persiane della CITRO's House.
RIZZO con qualche difficoltà apre le palpebre e vede nel cortile un'ombra scura e inquietante. I suoi recettori ci mettono un po' a realizzare che si tratta di Boogieman, in arte STAIZ, così strisciandosi verso la porta apre i lucchetti e fa entrare il gambero Orange.
Ritorna la quiete e tutti dormono.
All'alba delle 12:00 i più mattutini escono dalle loro tane e iniziano a fare colazione.
Tra questi c'è ovviamente CITRO, che si può dire non abbia chiuso occhio per tutta la notte, in trepidazione per quello che potrebbe aver combinato il suo acerrimo rivale STAIZ durante la notte.
Ad un certo punto tutti tranne quest'ultimo si sono alzati e nel frattempo CITRO, più arrapato che mai, racconta al resto della ciurma del suo sogno erotico con la terribile Milf che ha sedotto il numero 9 arancione la sera prima.
Il lemure non sta più nella pelle: vuole sapere! Deve sapere!
Inizia a sbirciare nella camera di STAIZ per vedere se questi si è svegliato o meno perché necessita di conoscere l'avventura nefasta dell'aitante fenice.
Finalmente STAIZ si desta e comincia a fare colazione. Nemmeno il tempo di aprire la 5^ brioches e CITRO parte a fare domande a raffica.
Il lemure vuole sapere ogni minimo particolare e STAIZ comincia a snocciolare tutti i dettagli poco per volta aumentando sempre di più la suspense nella mente contorta del perverso Capitano dello SWAT. Red dragon, Tea Bag, Deepthroat, Doggystyle… salta fuori tutto il vocabolario di YouPorn conosciuto e CITRO con la faccia sconvolta e dei tic nervosi all'occhio sinistro decide di andarsi a depilare da cima a piedi perché quella sera vuole essere lui a poter essere protagonista di una storia così assurda.
Dopo la solita giornata passata in riva al mare, giunge la sera e i 5 vacanzieri sono pronti a passare un'altra serata di baldoria. La destinazione della sera è il famigerato Covo di Finale Ligure, la discoteca locale che propone come tema di giornata il Fluo Party.
La location è molto suggestiva, simile a quella del Bajda, con la pista da ballo affacciata sul mare.
Tuttavia, se la scorsa notte c'era la presenza di donne attempate, stavolta c'è l'esatto opposto: ragazzine minorenni.
I 5 cabron cercano di confondersi tra la giovane clientela facendosi dipingere con la vernice fluorescente alcune parti del corpo.
Quello che sembra essere più a suo agio è NIKO che si fa disegnare qualsiasi lembo di pelle disponibile. Alla fine pare che in gruppo ci sia Arlecchino, ma non è travestito, è semplicemente colorato!
CITRO, alla ricerca disperata di una Milf vogliosa come quella dell'altra sera, si deprime bevendo alcool e intrattenendosi parlando con una ragazzina dei suoi problemi adolescenziali.
Gli altri si godono la serata ballando e cantando le hit del momento.
Passata anche questa notte, il giorno dopo, al risveglio, le Fenici si trovano sulla porta di casa una "bella" sorpresa: "Man of Home" e GIARY, venuti direttamente da Milano pronti a passare la serata in compagnia e accampatisi con la tenda in un vicino campeggio.
La ciurma allargata passa così una piacevole giornata al mare, ma ciò che interessa di più a "Man of Home" è cosa fare una volta tramontato il sole.
Il gruppo decide di mantenere il programma stabilito: andare a mangiare ad Alassio e godersi la vita notturna dell'accogliente cittadina.
Tutti acconsentono e alle 21:00 i magnifici 7 si mettono in marcia.
STAIZ si mette alla guida del suo bolide con a bordo NIKO, CITRO, e LEO, mentre RIZZO s'incarica di andare a prendere al campeggio GIARY e "Man of Home" con la propria macchina.
Arrivati ad Alassio i due gruppetti, nella calca che affolla il lungomare, fanno fatica a trovarsi. Per le 11:00 circa i 2 plotoncini si riuniscono e vanno alla ricerca di un ristorante. Il problema è che il prezzo più abbordabile per una pizza Margherita è 10 euro e per un primo è 20.
Alla fine, stanchi e affamati, i 7 forestieri decidono di sostare in un ristorante di fiducia di Corona, però iniziano a sorgere i primi disguidi: GIARY ordina solo un cocktail, mentre "Man of Home" non si siede nemmeno al tavolo dicendo di sentirsi male e di non aver fame, così si fa un giro per le vie di Alassio.
RIZZO cerca di non dare troppo peso a ciò che sta succedendo, mentre CITRO rimane scottato da tale affronto tant'è che prova ad estorcere delle spiegazioni al Capitano Orange.
Terminata la cena e aver pagato una tredicesima a testa per il conto, i due gruppi originari si separano nuovamente e si dirigono alle macchine dopo aver deciso di provare ad andare in un locale poco distante che si affaccia sul porto di Alassio.
La macchinata di RIZZO arriva sul luogo del delitto, mentre quella di STAIZ si perde nei bui tornanti del litorale ligure, così il gambero e i compagni di navicella decidono di tornare verso i lidi natii, in quel di Finale.
"Man of Home" sentitosi sedotto e poi abbandonato comincia a fare la voce grossa e convince RIZZO e GIARY ad andare alla famosa La Suerte.
Il trio raggiunge all'1:00 la discoteca e si butta in pista, mentre nell'altro gruppo scoppia il putiferio: CITRO e LEO sparlano di RIZZO; NIKO inizia ad insultare STAIZ che ha voluto fare ritorno verso casa; da qui sorgono vecchi dissapori tra LEO e STAIZ e alla fine tutti insultano tutti.
Il giorno seguente, dopo che "Man of Home" e GIARY erano ripartiti per Milano per l'ora di pranzo, al consueto appuntamento dello spuntino pomeridiano ai bagni di fiducia Boncardo, i 5 superstiti cercano di capire cosa fosse successo la sera prima.
CITRO, STAIZ e LEO cominciano ad attaccare RIZZO per averli abbandonati a favore del suo padrone; RIZZO, dal canto suo, cerca di replicare, ma si trova in netta inferiorità, così decide di fare lo sciopero della fame e non prendere niente da mangiare; NIKO, il più pacato di tutti, prova a mediare come suo solito esprimendo un parere, ma poi cambiandolo a favore della versione opposta.
Da tutto questo gli animi si accendono e LEO, CITRO e STAIZ s'infervorano tra di loro. Uno è accusato di essere tirchio, l'altro di essere un Corona solo a parole e l'altro ancora di essere un impositore che non fa nulla per gli altri, soprattutto nelle faccende domestiche a casa.
Insomma, il passaggio di "Man of Home" ha lasciato il segno e ha fatto esplodere quella bolla che fino a questo momento era rimasta integra e compatta e aveva fatto credere ad una vacanza idilliaca.
Domenica e Lunedì passano così all'insegna dei chiarimenti/litigi e del completo relax.
Giunge, purtroppo, l'ultimo giorno di soggiorno, Martedì 31 Luglio e come spesso accade tutto ciò che si era desiderato per l'intera vacanza compare all'ultimo momento: spiaggia piena di gruppi di ragazze.
CITRO non crede ai suoi occhi e ulula ad ogni visione del gentil sesso; RIZZO si fustiga la schiena con i racchettoni; STAIZ si fa tirare addosso le bocce da un anziano signore seduto all'ombra di un ombrellone; NIKO smette di messaggiare al cellulare; LEO alza la radio a tutto volume cercando di attirare l'attenzione.
Tuttavia, però, l'ora della partenza arriva inesorabile e le 4 Fenici sono costrette a fare ritorno alla loro vera dimora lasciando solo e sconsolato il buon lemure arrapato.
Si conclude così l'estate Orange 2012, piena di eccessi e peripezie. Sicuramente sarà servita da insegnamento per esperienze future simili e ha reso più forte e compatto il gruppo del PENNY che è riuscito, nonostante tutto, a superare anche momenti piuttosto critici.
Alle prossime vacanze!!!

The End.